Anche se il monumento viene denominato “Castello di Corradino”, riferendosi a Corrado di Svevia detto Corradino (1252-1268), re di Sicilia dal 1254 al 1258, in realtà l’edificio ha una funzione funeraria e risale al II-III secolo d.C. Non è escluso che, per la sua posizione strategica, potrebbe essere stato utilizzato come quartier generale o piazzaforte dalle forze fedeli agli Honenstaufen durante l’assedio centuripino che si attuò nel 1270.
In quegli anni, infatti, la Sicilia era soggetta a scontri fra la famiglia degli Angioni contro quella degli Svevi e proprio questi ultimi tentarono di riprendersi il dominio siciliano. L’edificio funerario aveva la forma di un tempietto su podio con l’ingresso rivolto verso l’Etna. Ciò che oggi è visibile sono le pareti dei lati lunghi del podio e le fondazioni della struttura. L’interno del podio doveva essere suddiviso in due vani; uno destinato alla camera sepolcrale, che originariamente doveva possedere una volta, l’altro che costituiva una pre-camera.
Attualmente il sito è sottoposto a lavori che rivalorizzeranno l’intera Villa Corradino.