Archeologia


Centuripe vanta un considerevole patrimonio archeologico e architettonico di epoca e stile romano. I resti confermano l’importanza che anticamente ebbe il paese e il suo status di fedele alleata di Roma.

MAUSOLEO DI CORRADINO

Anche se il monumento viene denominato “Castello di Corradino”, riferendosi a Corrado di Svevia detto Corradino (1252-1268), re di Sicilia dal 1254 al 1258, in realtà l’edificio ha una funzione funeraria e risale al II-III secolo d.C. Non è escluso che, per la sua posizione strategica, potrebbe essere stato utilizzato come quartier generale o piazzaforte dalle forze fedeli agli Honenstaufen durante l’assedio centuripino che si attuò nel 1270. Vai alla scheda completa.

TERME ROMANE

L’abbondanza di acque nella vallata, segnalate dalla presenza di abbeveratoi e di una sorgente, spiega l’ubicazione di questo grandioso edificio termale ubicato fuori dall’abitato. I resti delle Terme Romane ( Vagni ) si trovano sul ciglio di una vallata erosiva, il cui letto scorre al di sotto del ponte ottocentesco che mette in comunicazione le due sponde. Dalla sponda dalla quale accede il visitatore è possibile notare la parete della grande cisterna che serviva a convogliare le acque che erano destinate all’impianto termale. Vai alla scheda completa.

RESTI EDIFICIO TERMALE “ACQUA AMARA”

Il sito si trova non lontano dagli Augustales, ai margini dell’abitato, presso uno spiazzo che si affaccia sulla vallata Difesa, al quale si giunge percorrendo una scalinata. Presso la sorgente “Acqua amara”, così denominata per il sapore sgradevole delle sue acque, si conserva l’unica parete di impianto termale che doveva esserci in quella zona. In basso al muro si possono notare due aperture arcuate interpretabili come sbocchi interni di praefurnia (forni), indizi che permettono di identificare la parete come delimitazione di un ambiente riscaldato. Vai alla scheda completa.

NECROPOLI DEL CASTELLACCIO

La Necropoli del Castellaccio è localizzata nella vallata Difesa, ai margini del braccio NE del moderno nucleo abitativo. Anticamente l’area veniva attraversata dalla A Thermis Catina per entrare in città. Come era in uso in età romana, all’ingresso della città erano collocati, oltre la necropoli, dei maestosi edifici funerari, allo scopo di ostentare l’importanza e la ricchezza dei clan locali, e che dovevano apparire fortemente scenografici dal versante opposto della città, quello in cui sorge il monumento di Corradino. Vai alla scheda completa.

RUDERI “PANNERIA”

Questi ruderi sono situati alle pendici del monte Calvario, nel braccio di nord est del centro abitato. Si tratta di un edificio a pianta quadrata di circa 20 m per lato databile tra il I e il II secolo d.C. del quale affiorano due pareti perfettamente visibili dalla strada ai bordi della quale si trova. Lungo queste è possibile notare dei pilastri ammorsati nella muratura che fungono da contrafforti. Le altre due pareti sono inglobate nel promontorio. Vai alla scheda completa.

AUGUSTALES

Si tratta di un articolato complesso architettonico che prende il nome “Augustales” dall’iscrizione qui rinvenuta, che reca una dedica del quadrumviro augustale Lucio Calpurnio Aftoneto al Genio Augusto. Si ipotizza che una degli ambienti messi in luce potesse essere sede di un collegio di sacerdoti che avevano il compito di officiare riti in onore del defunto Gaio Giulio Cesare Augusto. A supportare questa ipotesi vi è il pregiato ritratto di Augusto in marmo, scoperto nei pressi di un pilone moderno che regge la strada soprastante. Vai alla scheda completa.

DOGANA

La Dogana ( a duana ) è situata lungo via Napoli, a circa 450 metri dai resti della Panneria. Il nome deriverebbe dal ritrovamento al suo interno di pesi e misure in pietra. L’ipotesi è alquanto verosimile visto che l’edificio fu in uso almeno fino in epoca medievale. Di certo non nacque però per tale funzione. Si tratterebbe infatti di una tomba monumentale su podio con camera superiore, ma di dimensioni inferiori. Vai alla scheda completa.

RUDERI PRESSO CHIESA DEL CROCIFISSO

I ruderi sono situati di fronte al Museo Archeologico Regionale, presso la chiesa del Ss. Crocifisso, all’ingresso del paese per chi proviene dalla S.P. 41. Ciò che è possibile vedere dall’esterno è un muro, in filari di pietra squadrata intervallati da laterizi. Il muro è interrotto da un’apertura oggi sbarrata da un cancello. Tramite questo è possibile accedere a due ambienti voltati che un tempo dovevano essere separati e che possiedono delle aperture verso nord, probabilmente perché connessi, un tempo, con il complesso degli Augustales. Vai alla scheda completa.

RUDERI IN ZONA “SACRO CUORE DI GESÙ”

I resti di età imperiale sono inglobati dal garage adiacente l’ingresso del museo etno-antropologico. La parte meglio conservata di questa struttura è un muro che affianca, sulla destra, l’entrata del museo. Si possono identificare le tastate delle volte a botte e alcuni muri che dividevano il vano in più ambienti. Accanto a questi ruderi si trova un altro edificio di età imperiale riutilizzato in età moderna come stalla; la struttura portante e la volta interna sono quelle di età romana. Vai alla scheda completa.

CISTERNA NEI PRESSI DELLA DOGANA

Si tratta di una cisterna a pianta rettangolare, in ottimo stato di conservazione. Anche quest’opera rappresenta un ulteriore esempio della maestria nell’uso dell’opus caementicium e dell’ingegno costruttivo dei romani: le pareti sono rastremate verso l’alto , pertanto più spesse procedendo verso il fondo, laddove la pressione dell’acqua è maggiore. L’interno delle stesse è tutt’ora ricoperto dello strato impermeabilizzante in cocciopesto. Vai alla scheda completa.