Il sito si trova non lontano dagli Augustales, ai margini dell’abitato, presso uno spiazzo che si affaccia sulla vallata Difesa, al quale si giunge percorrendo una scalinata. Presso la sorgente “Acqua amara”, così denominata per il sapore sgradevole delle sue acque, si conserva l’unica parete di impianto termale che doveva esserci in quella zona. In basso al muro si possono notare due aperture arcuate interpretabili come sbocchi interni di praefurnia (forni), indizi che permettono di identificare la parete come delimitazione di un ambiente riscaldato.
Questi ultimi venivano alimentati per sfruttare il sistema di riscaldamento usato nell’antichità, l’ipocausto: il calore sprigionato dai forni veniva incanalato sotto i pavimenti degli ambienti destinati al bagno caldo (calidaria), i quali erano sorretti da pilastrini (suspensurae). Gran parte del sito è stato inglobato nelle costruzioni moderne o sepolto.